Several medical devices are shown that must pass through the EU Classification System.

Navigazione nelle classificazioni dei dispositivi medici dell’UE: Una guida completa

Mag 17, 2025

Written by Marco Theobold


Per i produttori di dispositivi medici che entrano nel mercato europeo, è fondamentale padroneggiare il sistema di classificazione ai sensi del Regolamento (UE) 2017/745 – il Regolamento UE sui dispositivi medici (MDR) -. Queste classificazioni sono molto più che categorie amministrative; sono la base su cui si basano la conformità normativa, la gestione del ciclo di vita del prodotto e le strategie di accesso al mercato. Influenzano non solo il percorso di valutazione della conformità e il coinvolgimento dell’Organismo notificato, ma anche l’ambito e la profondità delle evidenze cliniche richieste, l’etichettatura, la sorveglianza post-commercializzazione (PMS) e gli obblighi di tracciabilità.

Questa guida fornisce un’esplorazione dettagliata della logica di classificazione MDR, evidenzia le sfide comuni, offre approfondimenti interpretativi sui casi borderline e spiega come la classificazione dei dispositivi si collega al più ampio quadro di conformità dell’UE.

Comprendere lo scopo della classificazione MDR

L’MDR ha sostituito completamente la Direttiva sui dispositivi medici (MDD) nel maggio 2021, introducendo un quadro più rigoroso e basato sul rischio per garantire elevati livelli di sicurezza e prestazioni per i dispositivi medici immessi sul mercato dell’UE. Uno dei cambiamenti più significativi è l’ampliamento della portata dei dispositivi regolamentati, che ora include prodotti estetici con uno scopo medico, software standalone e alcuni prodotti non medici.

La classificazione ai sensi dell’MDR non è arbitraria; è progettata per allineare l’esame normativo con il livello di rischio potenziale posto al paziente o all’utente. Il risultato della classificazione determina direttamente la procedura di valutazione della conformità, il livello di documentazione e valutazione clinica richiesta e se un Organismo Notificato deve essere coinvolto nel processo di approvazione. Pertanto, il risultato della classificazione può influenzare le tempistiche dei prodotti, le risorse e il successo normativo.

Livelli di classificazione basati sul rischio

L’MDR classifica i dispositivi medici in quattro categorie principali, ciascuna allineata con livelli crescenti di rischio:

  • Classe I: Dispositivi a basso rischio percepito, come strumenti chirurgici manuali, bende o mobili medici non invasivi. Molti di questi dispositivi possono essere autocertificati dal produttore, ad eccezione di quelli che sono sterili (Is), hanno una funzione di misurazione (Im) o sono strumenti chirurgici riutilizzabili (Ir).
  • Classe IIa: Dispositivi che presentano un rischio moderato, tipicamente quelli utilizzati in contesti diagnostici o terapeutici ma senza sostenere la vita o supportare funzioni fisiologiche vitali. Gli esempi includono amalgame dentali, lenti a contatto e guanti chirurgici.
  • Classe IIb: Dispositivi ad alto rischio, compresi quelli destinati all’uso a lungo termine nel sistema circolatorio centrale o a contatto diretto con il sistema nervoso centrale. Le pompe di infusione, i ventilatori e alcune apparecchiature di diagnostica per immagini rientrano in questa classe.
  • Classe III: Questi sono i dispositivi a più alto rischio, come pacemaker impiantabili, valvole cardiache artificiali e suture assorbibili. Spesso richiedono prove cliniche sostanziali e sono sottoposti a una revisione completa da parte di un organismo notificato, incluso il controllo della progettazione, della produzione e della strategia post-commercializzazione.

La classificazione si applica non solo ai dispositivi finiti, ma anche agli accessori, ai componenti e ai sistemi. Ciascuno deve essere valutato in base al proprio merito e all’uso previsto.

Applicazione dell’Allegato VIII: Le 22 regole di classificazione

Le norme che disciplinano la classificazione sono delineate nell’Allegato VIII del regolamento MDR e sono raggruppate in quattro categorie tematiche:

  • Dispositivi non invasivi (Regole 1-4): Queste regole riguardano dispositivi che non entrano nel corpo e includono prodotti come termometri o contenitori per campioni. Durata del contatto, sito di applicazione e se il dispositivo memorizza o modifica le sostanze influenzano la classificazione.
  • Dispositivi invasivi (Regole 5-8): Questi si applicano ai dispositivi che entrano nel corpo attraverso orifizi naturali o chirurgicamente, e la classificazione varia a seconda che l’uso sia transitorio, a breve termine oa lungo termine.
  • Dispositivi attivi (Regole 9–13): I dispositivi che si basano su una fonte di alimentazione rientrano in queste regole. Includono di tutto, dal software di diagnostica per immagini ai laser chirurgici e alle macchine per dialisi.
  • Regole speciali (Regole 14-22): Questi tipi o scenari di prodotti specifici, come contraccettivi (Regola 14), disinfettanti (Regola 15), software (Regola 11), nanomateriali (Regola 19) e dispositivi che incorporano sostanze medicinali (Regola 13).

Tra questi, la regola 11 è particolarmente critica. Riclassifica la maggior parte del software medico dalla Classe I (sotto MDD) alla Classe IIa o superiore, a seconda del suo impatto sulle decisioni cliniche. Ad esempio, il software di diagnostica per immagini che supporta la pianificazione del trattamento ricadrà ora nella Classe IIb o nella Classe III a seconda dell’uso previsto.

La regola 21 ha anche causato dibattiti normativi. Comprende i dispositivi composti da sostanze destinate all’introduzione nel corpo attraverso un orifizio del corpo o applicazione sulla pelle e che vengono assorbiti o dispersi localmente. Questi prodotti spesso si trovano a cavallo tra il dispositivo e il medicinale.

Quando si applicano più regole a un singolo dispositivo, i produttori devono utilizzare la regola che si traduce nella classificazione più alta. Un’applicazione errata o un’interpretazione selettiva delle regole possono causare un errore di conformità.

Esempi pratici di decisioni di classificazione

Per contestualizzare l’applicazione delle regole, considerare i seguenti casi:

  • Software per l’analisi automatizzata dei dati ECG: Questo sarebbe tipicamente classificato come Classe IIa ai sensi della Regola 11, dato il suo ruolo nel sostenere la diagnosi.
  • Impianto a maglia per ernia assorbibile: Classificato come Classe III per il suo posizionamento a lungo termine e la sua natura bioassorbibile.
  • Sistema di navigazione chirurgica basato su IA: È probabile che sia classificata come Classe IIb, in quanto assiste nelle procedure che coinvolgono regioni anatomiche critiche e influenza gli esiti chirurgici.
  • Gel nasale per il trattamento della secchezza: A seconda delle caratteristiche di assorbimento e delle rivendicazioni terapeutiche previste, ciò può rientrare nella Classe IIa o nella Classe IIb.

Questi esempi mostrano come sottili differenze nell’uso previsto, nel meccanismo d’azione o nell’interazione con il corpo possano cambiare drasticamente la classificazione.

Determinazione della classificazione del dispositivo: Processo e migliori pratiche

Il processo di classificazione inizia con la definizione dello scopo medico previsto del dispositivo, seguito dall’identificazione delle regole di classificazione applicabili. Questo dovrebbe essere fatto in parallelo con lo sviluppo della strategia di valutazione clinica e del file di gestione del rischio. In caso di ambiguità, è necessario applicare la regola con la classe più alta applicabile.

È essenziale creare una logica di classificazione scritta, documentando la logica e le regole applicate. Le organizzazioni più grandi possono implementare modelli di classificazione interni o alberi decisionali per garantire la coerenza tra team e linee di prodotti. Eventuali incertezze o controversie devono essere discusse in modo proattivo con un organismo notificato o un’autorità competente.

Coinvolgimento di organismi notificati

Mentre i dispositivi di Classe I possono essere autocertificati, i dispositivi ad alto rischio richiedono il coinvolgimento di un organismo notificato, un’organizzazione indipendente designata dagli Stati membri dell’UE per valutare la conformità. Le loro responsabilità includono la revisione della documentazione tecnica, la verifica delle evidenze cliniche, la verifica del QMS del produttore e il rilascio di certificati CE.

I produttori devono selezionare un organismo notificato designato per i codici e i tipi di prodotto appropriati. L’impegno precoce con un Organismo Notificato può ridurre il rischio del processo di presentazione, in particolare per tecnologie innovative o classificazioni borderline.

Percorsi di valutazione della conformità per classificazione

L’MDR delinea varie procedure di valutazione della conformità a seconda della classificazione e del tipo di dispositivo:

  • Classe I: I fabbricanti certificano autonomamente la conformità utilizzando l’Allegato IV.
  • Classe Is/Im/Ir: La revisione dell’organismo notificato è limitata agli aspetti sterili, di misurazione o riutilizzabili.
  • Classe IIa: L’organismo notificato effettua una valutazione basata su campioni della documentazione tecnica (allegato IX o X).
  • Classe IIb: Richiede una valutazione più approfondita, compresi gli audit del QMS e le revisioni di campioni rappresentativi.
  • Classe III: Coinvolge la revisione completa del dossier di progettazione, un esame approfondito della valutazione clinica e una rivalutazione periodica.

Il percorso selezionato (Allegato IX, X o XI) deve essere in linea con il profilo di rischio, la complessità e le esigenze strategiche del produttore del prodotto.

Etichettatura, UDI e registrazione EUDAMED

Tutti i dispositivi medici devono soddisfare i requisiti di etichettatura, incluso un sistema UDI (Unique Device Identifier) chiaro che migliora la tracciabilità e il monitoraggio post-commercializzazione. Le istruzioni per l’uso devono essere fornite nella lingua ufficiale (o nelle lingue ufficiali) dello Stato membro in cui il prodotto è commercializzato. La conformità ai requisiti generali di sicurezza e prestazioni (Allegato I) è obbligatoria.

I dispositivi di Classe IIa e superiori devono essere registrati in EUDAMED (Banca dati europea sui dispositivi medici). Mentre la registrazione è facoltativa per la Classe I, la partecipazione supporta la trasparenza e semplifica la comunicazione post-commercializzazione.

Sorveglianza post-commercializzazione e pianificazione basata sul rischio

La sorveglianza post-commercializzazione (PMS) deve essere proattiva, non reattiva. Scala dei requisiti in base al rischio del dispositivo:

  • Classe I: Mantenere un piano PMS di base incentrato sui reclami e sulle prestazioni del prodotto.
  • Classe IIa: Inviare un rapporto periodico di aggiornamento della sicurezza (PSUR) ogni due anni riassumendo i dati rischio-beneficio.
  • Classe IIb e III: Sono richieste la presentazione annuale del PSUR, le attività di follow-up clinico post-commercializzazione (PMCF) e la revisione dell’organismo notificato.

I dati PMS devono informare la gestione del rischio, gli aggiornamenti di progettazione e le revisioni dell’etichettatura in corso. I regolatori si aspettano una stretta integrazione tra le evidenze post-commercializzazione e pre-commercializzazione.

Considerazioni strategiche e tecnologie future

I produttori devono prestare attenzione a:

  • Casi borderline come l’uso cosmetico o medico, in particolare nella cura della pelle e nei prodotti dentali.
  • Software in rapida evoluzione che può alterare la funzionalità dopo la certificazione.
  • Prodotti combinati soggetti sia alla legge MDR che a quella farmaceutica.

L’ascesa del software medico basato su IA/ML comporta sfide di classificazione uniche. Algoritmi adattivi che cambiano il comportamento nel tempo sollevano domande sulle valutazioni di conformità statica. L’MDCG 2019/11 e la proposta di legge sull’intelligenza artificiale rimodelleranno le aspettative di classificazione nel prossimo futuro.

Classificazione come pietra angolare normativa

Una classificazione accurata ai sensi dell’MDR è un fattore determinante fondamentale del percorso normativo di un prodotto nell’UE. Esso detta non solo il percorso di approvazione, ma anche la profondità delle prove, meccanismi di supervisione, e gli obblighi post-commercializzazione. La classificazione errata può ritardare l’ingresso sul mercato, innescare azioni di applicazione e erodere la fiducia normativa.

Per ottenere la conformità e mantenere la competitività, i produttori devono investire nella pianificazione strategica della classificazione, mantenere aggiornate le informazioni normative e allineare la logica di classificazione sia con l’intento clinico che con la progettazione del prodotto. Se eseguita correttamente, la classificazione non è un ostacolo normativo: è una roadmap per il successo del ciclo di vita del prodotto.

Autore


Marco Theobold

A highly regarded expert in medical device and drug regulations by the U.S. Food & Drug Administration (FDA), Marco brings a unique perspective for medical device and drug companies seeking to distribute products in the United States. He proudly provides guidance on FDA regulations for pharmaceutical, medical device, and radiation emitting device (RED) companies.

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